QUITO - L'Ecuador ha annunciato che intende rinunciare agli accordi
commerciali con gli Stati Uniti, poiché questi potrebbero essere
utilizzati come strumento di "ricatto" nel caso in cui Quito concedesse
asilo politico a Edward Snowden, la talpa che ha rivelato al mondo
programmi di sorveglianza dell'intelligence americana.
"L'Ecuador non accetta pressioni o minacce da nessuno, non baratta o
sottomette i suoi principi a interessi mercantili, qualunque sia la loro
importanza", ha detto il portavoce del governo di Quito, Fernando
Alvarado. Secondo le stime di Bloomberg, rinunciando al rinnovo degli
accordi commerciali, l'Ecuador rischia di perdere almeno 40.000 posti di
lavoro. Le dichiarazioni di Alvarado sono arrivate in risposta a quelle
del senatore democratico del New Jersey Robert Menendez, presidente
della Commissione Esteri del Senato, che aveva affermato: "Il nostro
governo non premia i paesi che si comportano male". Se Snowden dovesse
ottenere asilo in Ecuador, ha aggiunto Menendez, "mi impegnerò per
prevenire il rinnovo dell'importazione senza tasse dei beni",
riferendosi al programma Generalized System of Preferences, che
garantisce a un certo numero di Paesi la possibilità di esportare
prodotti negli Stati Uniti senza costi. "Le preferenze sono un
privilegio che viene concesso a certe nazioni, non un diritto", ha detto
Menendez.
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