
Cari amici, come da consiglio del compagno Ciruzzo vi scivo un pò di questo mio ritorno a Barcellona.
La città è un fiume in piena di capitalismo straboccante e di cantieri gestiti dai Casalesi. Questo forse è l'unico aspetto che rende questa specie di calderone dove tutto sembra confuso ed ognuno di passaggio, interessante.
La città è bella ma senza identità e dignità (ammesso questa parola abbia un significato).
E più facile incontrare un'italiano o un inglese ubriaco che molesta una donna sul marciapiede daglio occhi un pò "gipsy" che un catalano. Il movimento "Occupa" è praticamente morto ed i giovani di qui sembrano parecchio reazionari.
Nei locali la musica è troppo bassa ed è difficile farsi coinvolgere dall'atmosfera che counque viene inquinata dai troppi americani ed inglesi.
Se esiste una parte affascinante di questa città deve essere nascosta in fondo al mare, ma di sicuro non dal lato di Barceloneta perchè lì lungomare è completamente artificiale.
Insomma mi trovo bene.
L'ospedale però funziona bene e questo è importante per me. Mi salva un pò.
Poi è pieno di grandi registi che girano un film del cazzo ad ogni angolo, qui sono tutti un pò artisti. Sono i figli della borghesia europea che viene a fare ingrassare i propri figli nei vari Centri Sperimentali ed Istituti di Design di cui abbiamo piene le palle.
Beh, che dire di più...
La connessione wifi funziona ovunque ed anche il sex-drag-end-rokanroll.
A presto compagni.
Sempre vostro.
Matteo
5 commenti:
Posta un commento