
L’ipocrisia dell’Europa sull’esecuzione di Saddam Hussein
L' assassinio di Saddam Hussein, presidente di uno stato sovrano, ha svelato ancora una volta e in una forma mistificata, il servilismo dei governi europei verso l'imperialismo americano. Questi governi borghesi, marci e vigliacchi fin nelle midolla, hanno tentato di rifarsi una verginità esprimendo la loro unanime contrarietà alla pena capitale per Saddam. Era un tiranno, hanno detto, però non andava impiccato. E' una ipocrisia bipartisan, che accomuna i Prodi e i Berlusconi d'Europa, è l'ignominiosa stupida ipocrisia di chi rimpiange i bei capelli di una testa mozzata. Hanno taciuto e stanno tacendo i crimini dell'esercito yankee in Iraq, non versano una sola lacrima per le centinaia di migliaia di morti civili provocati dall'invasione Usa e infangano sistematicamente la Resistenza della nazione irachena degradandola al rango di ”violenza settaria”. Ma questo non ci scandalizza: la borghesia europea e il suo apparato propagandistico fanno il loro sporco tradizionale e delittuoso mestiere di fedelta' atlantica.
Ciò che fa arrossire di vergogna, sono invece le dichiarazioni di Bertinotti e Migliore, sintonizzate sulla stessa lunghezza d'onda bipartisan della fedeltà atlantica. La Giuliana Sgrena, con il rispetto dovutole per la drammatica vicenda irachena, arriva a scrivere in un ' editoriale del Manifesto che sarebbe stato giusto ricorrere ad un tribunale internazionale per il processo a Saddam, come quello che ha giudicato Milosevic! Non è questa un’implicita ammissione imperialista che andare a pescare un capo di stato dopo averne invaso il paese e fargli un processo farsa é bene o male una cosa accettabile ? Non si legittima forse in questo modo gentaglia come la Daponte e il suo tribunale internazionale? Il fatto è che i ”comunisti” del nostro paese sono troppo italiani e troppo occidentali per avere il coraggio di mettere titoli in prima pagina dei loro giornali del tipo: quando impiccheranno Bush?
A.C.
Nessun commento:
Posta un commento